Progetto 3 2022
TITOLO PROGETTO PRESENTATO DA SOMMA RICHIESTA PROTOCOLLO
Festival Esperenziale Choros –Laboratorio, Conferenza e performance alla riscoperta del femminile arcaico dell’isola di Pantelleria e della Sicilia attraverso voci, suoni, percussioni, movimenti, danza, sguardi, morte e vita Emilia Bombace 5.000,00€. 7690 del 05-05-2022
DESCRIZIONE PROGETTO

A Pantelleria, l’antica Cossyra, è stata ritrovata una statuetta frammentaria di tamburellista in stile fenicio-punico, insieme ad altri reperti, in un luogo dove si suppone l’esistenza di un santuario: luogo di rappresentazioni sacre. Queste arcaiche arti performative sono ancora oggi inestricabilmente congiunte nel mondo coreutico del Sud Italia e della Sicilia: è la cosiddetta ‘area della Tarantella’, danza ‘in rota’ erede dei cerchi di Ninfe.

Nel Sud Italia e in Sicilia le più antiche attestazioni archeologiche riguardanti la danza e la musica sono dunque legate al mondo rituale delle dee, delle loro sacerdotesse e offerenti, e al tamburo a cornice, strumento rituale femminile per eccellenza almeno fino al secolo scorso.

Il Festival Esperenziale Choros ha una durata di 3 giorni, dal 15 al 17 settembre 2022, e si divide in tre eventi principali che si terranno in tre location emblematiche dell’isola: il laboratorio (in un Circolo), la conferenza (Cantina Minardi) e la performance (Punta Spadillo).

1° giorno: Il LABORATORIO si terrà in un Circolo e avrà lo scopo di avvicinarsi al chorós arcaico, affrontando il repertorio ritmico dal punto di vista dei passi di danza, della tecnica sul tamburo, della ritmica vocale.

A partire dal corpo si lavorerà:

  • sulla percezione fisica, sulla postura, sulla prossemica nello spazio, sull’utilizzo del passo e del movimento di corpo e arti come mezzo di relazione ed espressione;
  • sull’utilizzo del corpo come percussione, sulle basi delle tecniche sul tamburo a cornice nella tradizione del sud Italia;
  • sulla respirazione e sulla capacità di produrre vocalmente suoni articolati, melodici e ritmici.

Docenti: Barbara Crescimanno, Michele Piccione.

2° giorno: La CONFERENZA si terrà presso la Cantina Minardi e avrà come titolo “Ninfe siciliane. Creature animali, umane, divine” a cura di Barbara Crescimanno. La ricerca sulle Ninfe siciliane nasce dallo studio sulle pratiche musicali femminili relative al tamburo a cornice, ricerca che include sia le tecniche percussive che, più in generale, le pratiche culturali e cultuali che ruotano attorno a questo strumento. Partendo dalle forme contemporanee di danza e musica tradizionale in Sicilia abbiamo iniziato a indagarne la storia e le relazioni con il sacro, scoprendo che le più antiche testimonianze archeologiche legate alla musica e alla danza in Sicilia mostrano una cultura profondamente intrecciata con il femminile, legata a delle entità divine chiamate ‘Ninfe’: figure marginali nella storia delle religioni ma dalla natura estremamente complessa, che, a un esame più approfondito, si rivelano personaggi chiave della vita cultuale quotidiana dell’isola; figure con caratteristiche ninfali sono in realtà attestate in tutto il Mediterraneo e in Europa fin dal Neolitico, e le loro tracce restano – seppur trasformate e rifunzionalizzate di epoca in epoca – fino ai giorni nostri.

3° giorno: La PERFORMANCE si terrà a Punta Spadillo, nella cornice della natura più selvaggia dell’isola. Un viaggio intimo nel tempo e nello spazio che ha come tappe i canti, le musiche e le tradizioni della cultura antropologica millenaria dell’Isola.

Diversi quadri racconteranno della vita quotidiana, e anche dell’extra-quotidiano: dalla raccolta del grano alle ninne nanne, dalle preghiere alle magarie, dalle feste di matrimonio agli strumenti musicali e di lavoro. Antiche sapienze e maestrie, leggende e storie tramandate di bocca in bocca, di generazione in generazione; testimoni viventi del passato e del presente, racconteranno di donne, di uomini, di riti arcaici eppure ancora vivi nella cultura materiale della Sicilia e del Sud Italia. In scena 8 tra voci, tamburi a cornice, danzatori, bassi e bouzuki.

OBIETTIVO 

Far conoscere ai panteschi e ai turisti, tramite una pratica diretta personale o semplicemente da uditori, la storia della musica e della danza legate ai rituali femminili nella Sicilia e nella Pantelleria arcaiche. Una conoscenza diffusa di una tradizione storica tramandata attraverso voci, suoni, rituali, narrazioni di donne, dee, sacerdotesse, sciamane, narratrici di fiabe e miti che costituiscono l’origine delle arti performative odierne. L’approccio a questa narrazione avviene per esperienza diretta attraverso il Laboratorio o come uditori tramite la conferenza, arrivando alla rappresentazione fisica di quanto appreso grazie alla performance.

FABBISOGNI PUBBLICI CHE LA PROPOSTA INTENDE SODDISFARE

In un’isola che si propone sempre più spesso per il turismo esperenziale e per l’energia arcaica dei suoi paesaggi, un festival che celebra la donna, a partire dalle origini fenicio-puniche dell’isola, fino ai giorni nostri, attraverso le arti performative all’origine del concetto stesso della ritmica e del rituale, può rappresentare non solo un modo per gli isolani di approfondire un aspetto delle proprie origini misconosciuto, ma dare un’ulteriore opportunità di visita a quanti, tra i visitatori vecchi e nuovi, sono interessati alla parte energetica, vitale, spontanea e arcaica che Pantelleria offre ancora attraverso la sua storia.

torna all'inizio del contenuto

Comune di Pantelleria

torna all'inizio del contenuto